giovedì 31 maggio 2012

BATTITI D'ALI DI UN COLIBRI' INCAZZATO!


CARI POLITICI, DELLA VOSTRA SOLIDARIETA' DI BLA BLA BLA GLI EMILIANI SE NE FANNO UNA BEATA MINKIA! CACCIATE I SOLDI INVECE DI FARE QUELLE FACCE RIDICOLE DA CONSUMATI NEL DOLORE.
NAPOLITANO! VUOI DAVVERO ONORARE LA REPUBBLICA? STAI A BAITA (CASA TUA) A MANGIARE LA MINESTRINA CON IL DADO E DONA AI TERREMOTATI TUTTI I SOLDI DEL GRASSO E SUCCULENTO BUFFE' CHE TI GODRAI CON GLI ALTRI INFAMI E MOGLI E ZOCCOLE AL SEGUITO.
Devo dire che questa mattina sono partito male lanciando mille accuse! Invece mi pare che qualcosina di concreto l'abbiano fatta. Aumentare la benzina.

Mi pare già di vedere tutta la gratitudine dei famigliari delle vittime, onorati da tanta generosa solidarietà. Figata! Speriamo facciano passare a pelo le "gloriose" frecce tricolore di stò cazzo, che magari crolla ancora qualche palazzina, ma visto i consumi di carburante (che paghiamo noi), sai che bella cifra salta fuori?!

E' difficile e doloroso accettare l'imprevedibile violenza della natura. Avere la lucidità di comprendere che siamo ospiti e non padroni. La natura purtroppo esercita qualcosa di legittimo. Quello che assolutamente è inaccettabile è sopportare il sopruso e la violenza di certi uomini su altri uomini.
NAPOLITANO E SOCI- VAFFANCULO!
... E anche te papa- hai scritto trentacinque libri su Gesù ma non hai capito un cazzo! Togliti un anello e siamo apposto.

sabato 26 maggio 2012

ERCOLE FARNESE 19 MAGGIO 2012

 Misurazione altezza e peso.
 Sul palco.
 Ingenuamente mi sono fatto pure coprire...
 Non una delle mie espressioni più riuscite ahahaa
Qui con il ragazzo che è arrivato secondo.

...E ANDARE AVANTI

ANDARE AVANTI. PER SPINTA NON PER INERZIA.

Sono trascorsi alcuni giorni di buon silenzio.
La mia coscienza aveva la febbre e non mi parlava- e mi rendo conto che senza di lei so fare ben poche cose.
Gli accadimenti recenti che tanto mi hanno impressionato stanno lentamente lasciando le aperture dei telegiornali incalzate da fatti "nuovi". Spostati in una sorta di limbo dove vive il peggio del peggio. Le supposizioni, le indagini, le congetture, proclami e smentite e i soliti a quanto pare indispensabili inganni!

Andare avanti.
Andare avanti è una necessità. Ma quel che posso fare io è andare avanti conservando una buona memoria e tante domande aperte con la speranza che andare avanti significhi anche trovare qualche parte di risposta.
La mia coscienza non mi parla, ma forse vorrebbe continuare ad ascoltarmi.

Settimana difficile. Da separati in casa.
La testa.
Il cuore.
Il corpo.

Domani sarò a Peschiera del Garda, per gareggiare ancora in un grand prix dove si assegna il titolo del campionato nord Italia.
Mi presenterò con una forma migliore, piena pur mantenendo lo stesso peso.
Questo perché potrò contare sui sacrifici della settimana precedente e sulla ricarica considerevole di oggi.
Ho appena mangiato 80 g di riso senza sale che ho avvolto tipo involtini in frittatine di albume.
La fame è fame... ho divorato il "nulla" di questo piatto come fosse il più prelibato mai assaggiato.

Non starò seduto a casa a stracciarmi le vesti sulle cose che mi spaventano di questo mondo, sulle cose che mi opprimono di questa società, sulle cose che mi uccidono di questa umanità.
Mi alzerò ogni mattina con il mio giorno semplice da portare avanti, con un po' d'impegno e speranza di trovare un qualunque pretesto per infilarci dentro QUALCOSA...


... e andare avanti.


lunedì 21 maggio 2012

POVERI LORO. POVERETTI NOI.

TERREMOTO IN EMILIA ROMAGNA:
Sette morti, centinaia di feriti, migliaia di sfollati.

ATTENTATO ALLA SCUOLA DI BRINDISI:
Muore la giovane innocente Melissa.

BRESCIA:
Padre getta figli di 4 e 1 anno dal sesto piano, sotto gli occhi della moglie.
Tenta di gettare anche lei dopo averla inseguita al piano di sotto, buttandosi a sua volta vedendo intervenire i vicini allarmati.

Come diventa tutto piccolo e insignificante di fronte a questi folli salti nella realtà.
Le cose di cui ci riempiamo le giornate si mostrano nell'interezza del misero niente che sono.
Fino a sabato mi permettevo di far girare il mio mondo piccino intorno a una gara, a una dieta, a cosa? Alle illusioni che aiutano a vivere meglio. O giusto a vivere...

Tre notizie, tre disgrazie con forme così diverse e ugualmente devastanti da togliere il respiro.

Come ogni volta basterà girarsi di lato dopo un poco di pena condivisa, in un solievo sporco e taciuto,
benedetto dal clic del telecomando. 


Poveri loro. 
Poveretti noi.

domenica 20 maggio 2012

LA CHIUSURA DEL CERCHIO

Torno da Torino umiliato e sconfitto- ma sereno!
Sono entrato nella categoria EASY -4, quella per cui ho fatto tanti sacrifici.
Alla pesa risulto 53,7 kg e all'altezza un sorprendente 1,59 cm (MIRACOLI?).
Dopo un'attesa infinita saliamo sul palco. Siamo i primi. Siamo tantissimi; diciassette.
A gruppi più piccoli posiamo, poi si scende- devono passare i primi dieci.
Sono il numero sette, come le lettere della mia coscienza.
Chiamano 1 il 2 il 5 e poi il 7.
Risalgo con una gratitudine vera e poso ancora.
Ora passano i primi sei, quelli che potranno esibirsi nella routine.
Passa 1 il 2 e... 8.
Fine, il mio cerchio fa un raggio più piccolo e si chiude qui.
Non rovinerò il mio blog con facili insinuazioni sulla "condotta" di molti partecipanti, la verità è che stavo bene e ho dato tutto, ma tanti altri stavano meglio di me e hanno fatto di più.
Lavorerò sulle gambe, su come posare bene il dorso per dargli più risalto e per poter fare prima o poi parte di quei sei.
Ora vado, vado a prendermi la mia vera vittoria. Allenare Mario, il mio amico gigante buono che ieri per consolarmi mi ha scritto che per lui sono il numero uno in passione e determinazione e cuore...

sabato 19 maggio 2012

GIORNO DELLA GARA

19 maggio 2012
ORE 6.00
PESO : 53,7 Kg

Vado a chiudere il cerchio.
Lo faccio per me.
Lo faccio con nel cuore tutta la mia gente...

giovedì 17 maggio 2012

- 2 AL GRAND PRIX ERCOLE FARNESE

ORE 6.00:

MERCOLEI' 9 MAGGIO: PESO 55.9KG
GIOVEDI 10: 55.9KG
VENERDI' 11: 55.9KG
SABATO 12: 55.6KG
DOMENICA 13: 55.6 KG
LUNEDI' 14: 55.4KG
MARTEDI' 15: 55.4KG
MERCOLEDI' 16: 55.00KG
GIOVEDI' 17: 54.3KG

Mercoledi' 16, cioè ieri, è stato il giorno più terribile per la severità della dieta. Mi ha consolato solo il fatto che oggi sarà peggio!

Oggi, giovedì 17, dovrò aggrapparmi con tutte le mie forze al pensiero delle fette biscottate di domani.

Quante palle ci si deve inventare per riuscire a stare al mondo :)

In questi giorni in cui non ho certo perduto troppo tempo a tavola, ho cercato di interrogarmi e rispondere a quale fosse la ragione che mi spingeva a fare tutto questo percorso, questa competizione che non è nelle mie corde e di fatto nei miei interessi.
Più si avvicina il momento più dovrei essere carico, piacermi e compiacermi, incalzare il mio ego.
Mentre mi rendo conto che sono almeno due giorni che non mi guardo nemmeno allo specchio.
Osservo i miei "compagni d'avventura", nei loro comportamenti più attendibili e opportuni al momento.
E mi faccio un respiro lungo, ma pesante.
Loro fanno tutto questo con le ragioni più nitide del mondo! Imporsi come atleti apprezzati e di riflesso come seri preparatori che chiaramente puntano a clientela di livello, gente già predisposta e competitiva, contesti sportivi agonistici, ambienti di risonanza e titoli.
Io invece? A cosa aspiro?
Io credo... io voglio tutti gli altri...
Quelli che non vuole nessuno, quelli che a scuola nel fare le squadre sono scelti per ultimi e perché neccessario.
Voglio i bambini che sfregano le gambe, le ragazze che al mare stanno bardate come in inverno, le persone che credono di non valere niente, di non poter dare niente.
 Voglio le scuole, l'oratorio. Voglio mettere allarme nei genitori, spalancare occhi, costruire possibilità di tolleranza.
Vorrei circondarmi di atleti senza podio né medaglie, ma capaci di conquistare vittorie come camminare con il viso in alto, passeggiare senza fratta in un parco affollato, mangiare qualcosa con serenità e senza colpa. Questa è la mia gente. 
Io sono uno di loro.

lunedì 14 maggio 2012

FOTOGRAFIE

Questa è la sola fotografia che ho di mio papà mentre non lavora.
Questa è la sola fotografia esistente di mio papà mentre non lavora.
Amo questa immagine: vedo mio papà nel pieno del suo vigore, in piena forma come non l'ho veduto né vissuto mai.
Quando sono nato aveva ventitre anni, un lavoro comodo ma tormentato dai continui scioperi, il clima difficile, le contestazioni.
La passione per le maratone venne accantonata in fretta, per un doppio lavoro che consentisse a una giovane famiglia di vivere dignitosamente e crescere e costruire un domani.
Ho pochi ma precisi ricordi della mia infanzia.
Rari momenti preziosi di gioco con mio papà, che terminavano sempre troppo in fretta.
Un papà giovane ma stanco da morire per le 15 16 ore di muratore al giorno, per il tremendo mal di schiena che gli impediva di lanciarmi in alto quante volte avrei- avrebbe voluto.
Questa fotografia è un tesoro di rara bellezza.
Mi commuove in mille modi, accarezzo il vigore del mio papà, mi affanno e a stento reggo il passo della sua falcata sicura.
Il mio grande conforto è tutto nella consapevolezza che il duro lavoro di mio papà è diventato una missione, un profondo amore, una soddisfazione continua e quotidiana che solo la più intima passione può rendere tale.
Non c'è nei suoi occhi il minimo rimpianto, ma una stanchezza lieta e una grande pace che tutto avvolge con il suo disarmante sorriso.
Mi piace carezzare il suo viso.



Forse ora posso mettere queste immagini con più contentezza e speranza di essere compreso nel mio intento.
Si mi piacciono, mi trovo "bello", mi sento bene... ma non è tutto qui.
Questo è anche per mia figlia. Come ogni parola, ogni chiave, ogni simbolo. Ogni corso o attestato o traguardo. Ogni sconfitta, figuraccia, crisi, malinconia.
Mi piace pensare che un giorno mia figlia possa sfogliare le mie fotografie e chissà, scoprire qualcosa di nuovo di me. Qualcosa che non conosceva. Qualcosa che le differenze e le incomprensioni e quei conflitti inevitabili che segnano tutti i grandi amori, in qualche modo pregiudicano e rendono invisibili.










- 5 AL GRAND PRIX "ERCOLE FARNESE"

Sabato 19 maggio si avvicina velocemente, le mie sensazioni si accavallano confuse e il nuovo giro di vite sulla dieta mi metterà davvero a dura prova.
Cerco di restare lucido e non perdere la serenità e la fiducia, manca così poco...
La concentrazione è sempre più limitata, devo dosarla con molta premura.
"Il sacrificio non basterà" era una frase premonitrice da veggente ciarlatano. In verità era ovvio che per perdere quel famoso chilogrammo di troppo le vie erano poche oltre al miracolo!
Beh, forse forse in alcuni momenti di sconforto, quella di tagliarmi un piede è un ipotesi che prende sempre più consistenza.
Trovo davvero interessante quello che mi sta succedendo, provo a non prendere la cosa troppo sul serio per cercare di gestire la fame e la frustrazione, senza contare l'importanza di non venire meno agli impegni lavorativi e agli equilibri della mia famiglia.
Questi giorni di caldo intenso devo ammettere che mi hanno debilitato e non ci voleva, ma ora è troppo tardi per tirarsi indietro.

Dopo una settimana a 55.6 kg ecco la nuova tabella di marcia- con destinazione francamente IGNOTA!


MARTEDI’ 15 MAGGIO (ACQUA 4 LITRI)

COLAZIONE: 300ML ALBUMI
10.00 100G MERLUZZO
PRANZO: 200G MERLUZZO
15.00 100G POLLO
18.00 100G POLLO
CENA: 200G MERLUZZO
PRIMA DI DORMIRE: 50G POLLO

MERCOLEDI’ E GIOVEDI’ 16/17 MAGGIO  (ACQUA 3 LITRI)

COLAZIONE: 300ML DI ALBUMI
10.00 100G MERLUZZO
PRANZO: 200G MERLUZZO
15.00 80G POLLO
18.00 100G MERLUZZO
CENA: 200G MERLUZZO
PRIMA DI DORMIRE: 50G MERLUZZO

VENERDI’ 18 MAGGIO (ACQUA 1 LITRO)

COLAZIONE: 300ML ALBUMI
10.00 100G POLLO
PRANZO: 150G POLLO + 100G FETTE INTEGRALI
15.00 50G POLLO + 100G FETTE INTEGRALI
18.00 100G POLLO
CENA: 150G MERLUZZO + 100G FETTE INTEGRALI
PRIMA DI DORMIRE: 100G POLLO

SABATO 19 MAGGIO GIORNO DELLA GARA   (ACQUA 300ML)

6.30 200G ALBUMI + 100G FETTE NORMALI + 50G MARMELLATA
9.00 50G POLLO + 100G FETTE NORMALI

10.00 PESA PRE GARA

10.30 100G FETTE + 100G MARMELLATA + 50 G POLLO

12.00 100G POLLO + 100G FETTE

13.00 NOCCIOLINE SALATE

14.00 100G FETTE + 100G MARMELLATA

DOPO GARA: DUE BARRETTE PROTEICHE

CENA: BISTECCA DI CAVALLO


sabato 12 maggio 2012

CARO ANTOINE


Caro Antoine,
oggi sono lieto e ti voglio con me.
Ho finito ora di leggerti, ti ho sorseggiato come si fa con il vino buono.
Ero nei tuoi pensieri e tu ora sei e sarai nei miei. Sempre.
Siamo vivi amico mio, rallegrati te ne prego.
Sorrido spesso pensandoti.
Sorrido rivolgendomi al cielo- convinto che prima o poi- sentirò un fragore assordante e una grande ombra oscurerà il sole sulla mia testa.
Così ti vedrò sorvolare nel cielo, come sospeso e fermo. Indimenticabile.
Condivideremo una contentezza non nostra che sarà bello provare.
Spartiremo volentieri un morso di leggerezza che ci renderà sazi dopo tutti i nostri digiuni.
Caro Antoine, cosa davvero ci divide? Diecimila metri di cielo? Un deserto? Un freddo invero che gela anche le lacrime?
Nulla amico caro.
Tutto quello che divide gli uomini, unisce invece quelli come noi.
Tu mi concedi uno tra i doni più belli: il poter dire cose sciocche e un po' banali senza provare alcun imbarazzo. 
Caro Antoine quando verrai? Il mio viso si è fatto serio...
Sappiamo che la felicità per essere tale deve svanire in fretta, consumarsi in fretta e rivelarsi nell'attimo dopo.
E forse per questo sappiamo anche che va premurosamente attesa, come il tuo volo sopra la mia testa.
Non tardare Antoine.


domenica 6 maggio 2012

NANOCRONACA

Cosa spinge uno che al mare o le domeniche al parco acquatico se ne resta per ore con la maglietta addosso nonostante un sole assassino, a decidere di prendere parte a una gara di Bodybuilding?
NON LO SO! DAVVERO NON LO SO E NON RIESCO A SPIEGARMI COME SIA POSSIBILE.


 GENNAIO 2012
 PESO 65 kg

 Io sono quella cosa sulla sinistra...

So di non essere bello, ma la capacità delle fotografie di farti sentire una merda, è micidiale!

Porca puttana.
Ma quanto sono fatto male?
La mia mamma mi ha sempre fatto credere che per quanto piccino, ero comunque proporzionato e ben fatto.
Adesso la chiamo e la ribalto.






La contrazione muscolare è qualcosa di davvero impegnativo. Avere un buon fisico non basta.
Qui si tratta di "sentire" il proprio corpo, distinguere ogni singolo muscolo e chiamarlo a uno sforzo intenso e staordinario. Ma ogni muscolo si contrae contemporaneamente a tutti gli altri per pochi ma infiniti secondi.
L'armonia delle parti, la linea, la simmetria, i volumi e la definizione.

Insomma, dovremmo sempre avere la cura di fermarci a riflettere su cosa c'è dietro a ogni situazione che vediamo e che in generale tendiamo a snobbare, giudicare, sminuire e ridicolizzare nel momento in cui non ci interessa o riguarda.
Già detto e stradetto ma non mi stancherò mai: la passione ha una radice sola! E va rispettata in tutte le forme in cui sboccia.




APRILE 2012
PESO. 57 kg

POSA:
DOPPIO BICIPITE FRONTALE


POSA:
ESPANSIONE TORACICA















POSA:
TRICIPITE
Il 19 maggio parteciperò a Torino all'ERCOLE FARNESE nella categoria EASY h/p -4.
Che in soldoni significa con un peso inferiore all'altezza di quattro chilogrammi.
Che nel mio personalissimo caso significa 54 chilogrammi.
Praticamente dovrò tagliarmi un piede per rientrare nella categoria.

Il 27 maggio, perché una massacrata non bastava, parteciperò alla competizione di Verona dove si gareggia per il titolo NORD ITALIA.

Naturalmente verrò fucilato, ma ho lungamente riflettuto e concluso che non parteciparvi è la sconfitta più grande che sarei stato io stesso a infliggermi.
Mi vergogno come un ladro solo all'idea di mostrarmi semi-nudo davanti a perfetti estranei e così ho deciso che li cancellerò tutti, resterò solo io a guardarmi e giudicarmi e consolarmi e sorridermi per aver tentato...
Spero di passare almeno nei primi sei, così da avere la possibilità di eseguire la routine.
La routine consiste in un'esibizione del singolo con una musica in sottofondo. Volevo una cosa che andasse oltre, che avesse i miei perché. Così ho inserito la voce della mia bambina che mi parla mentre poso e la canzone è Glorious.
RIT.  Lei... mi porta dentro, mi guarda con ammirazione mi rende pieno di gloria...
         beh eccola che arriva lei... mi porta dentro, mi guarda con ammirazione mi rende pieno di gloria.

MARTEDI' 1 MAGGIO
Questo mese sarà una lotta contro tutto e tutti.
Il sacrificio? Non basterà!
Peso: 55.7 kg
Sei pasti. Un totale di 800g di pollo zero carboidrati 6 litri d'acqua.

Mi piace questa perché mi si vede poco ahahahahaa



MERCOLEDI' 2 MAGGIO
PESO. 56.3 Kg
FRUSTRAZIONE A MILLE!
Dieta uguale 5 litri acqua

GIOVEDI' 3
PESO. 55.9 kg
4 litri acqua

VENERDI' 4
PESO 55.9 Kg
3 litri acqua

SABATO 5 MAGGIO
PESO AL MATTINO 55 kg
PARTE LA RICARICA: 150g fette biscottate, 280g riso in bianco (che cucinato divventa il triplo), 650g petto di pollo. Sempre suddiviso in piccolo pasti frequenti.
Un solo cazzo di litro d'acqua! Voglio morireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.

PESO ore 23.30 a fine ricarica: 56.3 kg
Molto rapidamente il concetto "della ricarica" serve a dare un effetto visivo forte in termine di pienezza dei muscoli quando dopo una lunga mancanza l'organismo riceve un apporto consistente di carboidrati. La mancanza di acqua rende il tutto più definito e asciutto.




















DOMENICA 6 MAGGIO
PESO: 55.6 kg
Siamo lontani dai 54 kg neccessari per essere accettati nella categoria EASY.
Sono un pò provato e deluso, ma era una simulazione e il mio amico preparatore mentore lucignolo Lorenzo sostiene che non ci sono problemi.
Ho fiducia e rispetto... ma sia chiaro che il piede non me lo taglio.
Io non posso che continuare mettendoci serietà e correttezza, sempre non sottrando tempo e impegno al lavoro, alla famiglia, alla scrittura.
Vada come vada questo è il solo modo in cui non perdere. O come più mi appartiene: è il mio modo di saper perdere.






L'OTTOVOLANTE

27 APRILE 2012 ore 21.00

Improvvisamente tutto cambia.
Il corso a cui tenevo tantissimo non è più così importante.
Milano non è più la città più bella del mondo. E probabilmente non ci dormirò ma farò un assurdo avanti e indietro che avrà senso solo per me.
Non mi esce una parola eppure ho molte storie infilate una dietro l'altra che aspettano.
Ma non più così impazienti.
Improvvisamente tutto cambia.
Una fotografia che ti sorride e manda un bacio, può arrivare a sembrare un addio.


28 APRILE 2012 ore 01.30

Quelli come me nascono solo per morire.
Serviamo. Serviamo a questo.
Una vita inutile, fatta di un quotidiano inutile.
Piccole illusioni d'aria per fare venire sera.
La stanchezza deve essere tanta perché ti possa stroncare i pensieri e crollare di sonno. Alle 21.00
Questo è tracciato e rimarcato nel mio destino.
L'ostinazione con cui combatto e mi oppongo è passata in breve da coraggiosa e stoica, a ridicola imbarazzante e penosa.
Quella che di per sè è già una vita di merda, scopre un sottofondo ancora più triste.


29 APRILE 2012 ore 21.30
Gli uomini misurano sè stessi nelle sconfitte.
Crescono nei tentativi ben più che nelle vittorie.
Si temprano nei fallimenti, nelle ingiustizie e nel non mollare mai nonostante tutto.
Fidati! Io sono un gran fallito e so quello che dico. :)

sabato 5 maggio 2012

PRIMA DI EMIL, DOPO DI EMIL



PRIMA DI EMIL...


                                                      

 














... DOPO DI EMIL

giovedì 3 maggio 2012

DIALOGO CON LA MIA COSCIENZA (che si chiama Sabrina)



SABATO 28 APRILE ORE 7.00 STAZIONE DI BRESCIA
Le stazioni sono luoghi incredibili! Una trama di storie che si sfiorano appena.
Un posto pieno di ragioni che spingono qualcuno da qualche parte.
Forme, colori, sostanza, educazione.
Ignoranza, limiti.
Buono e cattivo gusto. Una sorgente inesauribile se non avessi nello stomaco una cariola di sassi.

ORE 7.45 SUL TRENO PIU' LENTO E FATISCENTE DEL MONDO
Nonostante tutto arriverò per le 8.30.
Ho circa due ore d'anticipo. Quanto basta per massacrarmi la minkia.
Sto leggendo uno dei "miei libri", il vecchio e il mare.
Anche se è troppo ricco di dettagli e particolari per la mia scarsa concentrazione di oggi, va benissimo: in verità mi faceva parecchio comodo il conforto di qualcuno messo male.

ORE 8.35 STAZIONE DI MILANO CENTRALE
Sono arrivato. Mi accoglie un enorme scritta pubblicitaria, ma che lo sia non m'importa: la farò mia come un auspicio!



ORE 9.00 STAZIONE MILANO CENTRALE (IL LABIRINTO)
Amo Milano. E lo spettacolo è impagabile.
Adoro i tedeschi in bermuda e sandaletti. E certi ragazzi africani con le Giacche a Vento.
Mi fa impazzire tutta questa gente che cammina spedita e concentrata... anche quella che non sa dove andare.
Mi sento come in quei film dove il protagonista viene filmanto a velocità diversa, rallentato.
Sono il solo che porta gli occhi in alto sulle incredibili volte della stazione, su storie che non conosco ma che ugualmente mi regalano meraviglia.

ORE 19.30 CAMERA D'ALBERGO

      Mi sento
      profondamente
      solo...




Ordine sparso.
Dentro e fuori.
ORE 20.30
PASTO FRUGALE













ORE 01.00 ORE 2.00 ORE 3.25
Notte insonne...

MI SONO ROTTO!FANCULO, FINE POST!



mercoledì 2 maggio 2012

ALLA FACCIA DI GIACOBBO

A volte ci sono storie, ma non si sanno raccontare.
A volte non ci sono storie... ma semplice e insipida e noiosa vita di tutti i giorni.
E allora forse vale la pena di metterci impegno, fantasia, coraggio.
E raccontare storie che non esistono- perché è in quello stesso momento che nascono e vivono.










TRA CIELO E TERRA

Ponteggio con occupazione del suolo pubblico (molto ben pagato) con funzione di sicurezza e riparo per rifacimento tetto.
Si parte con cavallette strette per occupare meno spazio possibile, poi si esce a sbalzo ma in totale sicurezza!
 Questi invece sono ripari di due tipi diversi. Quelli rossi si fissano sotto "le barbe" cioè le parti terminali lavorate dei legni che compongono un tetto a vista, mentre quelli in acciaio si dicono ripari a vite e si bloccano sui fianchi con pezzi di legno.
 All'interno della corte costruiamo un ponteggio che servirà per accedere al tetto attraverso scalette a botola, e per poter sollevare in quota tutto quello che serve, senza pericoli.
Utilizzando una scala sollevatrice è il modo più veloce.
Con questa forte crisi non si può negare che per molti lavoratori la tentazione di contenere i costi sia fortissima, al fine di poter ottenere un lavoro. La prima forma di risparmio è certamente a scapito della sicurezza! Personalmente la penso nel modo opposto, e combatto sempre e con determinazione perché si lavori con tutti gli accorgimenti possibili a salvaguardare la nostra incolumità. NON SI PUO' MORIRE SUL LAVORO.
Questo è il "malato". Zona centro storico, coppi vecchi che sarà obbligatorio riutilizzare.
La casa è abitata, il tempo instabile e sarà neccesario procedere con cautela per evitare conseguenze spiacevoli.
 Si comincia...


 Si procede sollevando e pulendo i coppi per file.
 Il coppo viene detto canale quando sta sotto e coperta quando sta sopra.
La guaina ardesiata va applicata sul tetto, sarà lei a impedire il passaggio reale dell'acqua, mentre i coppi servono per preservarla e per estetica.
 Rotoli di guaina ardesiata.
 Si può applicare con una fiamma, oppure nei mesi più caldi si utilizza questa che va prima stesa e poi abilmente si sfila la pellicola dalla parte adesiva.
Con 30 e passa gradi, evitare la fiamma è davvero un piccolo grande solievo.
 Fogli di ondulina. Questi costituivano la vecchia copertuta. Si inchiodavano alle assi dell'assito del tetto e la forma a onde consentiva l'inserimento dei canali. Tempo fa era certamente una soluzione interessante. Però si andava risparmiando tempo e chiodi applicandone pochi, con il pessimo risultato di un inevitabile scivolamento del tutto in pochi anni.
In questo lavoro ci sono alcune sciocche ma radicate e antiche abitudini, tipo la non cura e pulizia di secchi e attrezzatura che può solo rovinarsi ma GUAI a perderci due minuti, il "rambismo" tipo niente guanti di sicurezza o tappi per l'udito o mascherine per la polvere, e zero cura di distinguere tra materiale di scarto, plastiche, metalli.
Io mi sbatto quotidianamente per tutto questo, in particolare per la raccolta differenziata. Un Don Chisciotte moderno tra mulini di ignoranza.
Ogni volta si sollevano file di onduline, si spostano i coppi sulla guaina già saldata e si applica un rotolo nuovo sulla parte liberata. Questo evita spiacevoli inconvenienti in caso ci sorprenda un temporale.
Ora può anche piovere!
Una volta impermeabilizzato tutto il tetto non resta che riporre i coppi.
Si parte dal fondo per evitare di camminarci inutilmente sopra.
La partenza è la fase più delicata, se ben fatta il tetto finito avrà un aspetto ordinato e regolare.

I coppi vengono fissati uno per uno, sia i canali che le coperte.
Come si festeggia il 25 aprile?
Si festeggia lavorando! Onorando la resistenza con esempi di resistenza.
Ecco dopo 5 ore...
Tetto finito! Non resta che smontare e via...