venerdì 30 marzo 2012

IL CORSARO

Ho fatto così tanti corsi che mi sento un CORSARO :)

- R.L.S: responsabile lavoratori in sicurezza per la ditta in cui ero dipendente.
- LAVORI IN QUOTA CON IMBRAGATURE
- MONTAGGIO SMONTAGGIO PONTEGGI
- PIATTAFORME E CESTI ELEVATORI
- PRIMO SOCCORSO
- ANTINCENDIO


 CORSI E MASTER CONSEGUITI CON LA
 F.I.F federazione italiana fitness
Emotivamente il più difficile.
Il mio personale rapporto con il cibo, quello di molte delle persone che amo, quello di molte persone che non sanno d'averne uno complicato.
La mia grande preoccupazione nei confronti delle generazioni più giovani, dei bambini in particolare.
Molta emozione, molto complicato gestirla.
L'uso degli integratori puo' essere davvero  importante e valido.
Ma quello che più mi ha spinto a seguire questo master, è voler capire come NON USARLI e come spiegare a molte persone alle prime armi, che non ci sono miracoli, né buone scorciatoie. Ma con impegno e continuità grandi risultati. O magari piccoli ma meravigliosi!
 Master in alimentazione.
Il dimagrimento resta in assoluto al vertice delle richieste.
Ma deve essere il frutto di un lavoro lento e concentrato per cui ci vuole tempo e nessuna fretta.
Altrimenti si cede, è la verità.
Allenamento-alimentazione-accettazione di sé e delle proprie reali condizioni per mirare a vere possibilità.
L'ipertrofia è molto interessante.
Ero il più piccino in tutti i sensi :)
I "grossi" adorano l'ipertrofia, mandare in tilt ogni muscolo per una crescita massima.
Un master interessante e in parallelo uno gratis di sociologia.
 Le schede di allenamento sono fondamentali.
Consentono a tutti di poter fare qualcosa, qualunque sia il livello.
E' un raro esempio di democrazia.
Si possono fare decine e decine di esercizi per lo stesso muscolo. Una varietà di angolazioni, di alternative per non annoiarsi mai.
Mi fa divertire un sacco vedere come gli uomini farebbero sempre volentieri le stesse medesime cose, mentre le donne se non si cambia ogni due giorni, rischi di non vederle più.
 Le donne sono un universo sconfinato.
 E come se non bastasse... mutevole.
 Tutto quello che di buono ho in me, mi è stato donato da delle donne.
Se non ho speranze di capirle, né francamente il desiderio perché mi basta quello che già ricevo, mi sembrava comunque carino sapere come allenarle :)
 Molti fine settimana avanti e indietro da Mantova, sede del corso.
Un impegno enorme, grande paura. La ricerca di una concentrazione smarrita da anni, il disagio di sentirsi fuori posto tra studenti universitari e gente di settore. Il lavoro, la famiglia e le sue esigenze, il ritorno allo studio quello vero, la sera tardi e la mattina presto per non condizionare con le mie scelte gli altri equilibri.
La tensione degli esami, di fallire, di deludere.
Molta solitudine sinceramente...
Voto. 27/30

... e questa è la cedola per l'iscrizione al prossimo corso di SPECIAL TRAINING!
Emozionatissimo.
Servirà per comprendere meglio due delle realtà che più mi affascinano: le donne in gravidanza e dopo il parto e le persone appartenenti alla terza età che per me rappresentano la vera risorsa di questo settore e una sfida avvincente.




SI PUO' IMPARARE OVUNQUE DA CHIUNQUE E IN QUALSIASI MOMENTO


CI VORREBBE UN RAGIONIERE

A volte ho questa grande urgenza di dire delle cose che non so da che parte cominciare.
Dovrei mettere un po' di ordine lo so, ma so anche che finirei con il sacrificare qualcosa.
Così lascio scorrere.
E se rischio di esprimermi in modo confuso e poco chiaro come un bimbo, confido che di quel bimbo possa passare e essere accolta l'intensità di quell'emozione che tanta fatica fa fare.

RISVEGLI

Questa mattina mi sono svegliato presto.
Sensazione strana.
Nessun dolore, nessun lamento, nessun disagio.
Un breve sondaggio tra fuori e dentro- tutto apposto.
Questa mattina mi sono svegliato sentendomi bene.
Cazzo... speriamo passi in fretta!

giovedì 29 marzo 2012

ESILIO


 
DEDICATO ad alcuni dei mille uomini che più mi illuminano e oscurano. Esiliati o auto-esiliati. Dante Alighieri, Hasan Atiya Al Nassar, Napoleone, Bertolt Brecht, Domenico Cimarosa, Albert Einstein, Ugo Foscolo, Sigmund Freud, Garibaldi, Victor Hugo, Milan Kundera, Thomas Mann, Ferdinand Marcos, Karl Marx, Giuseppe Mazzini, Pablo Neruda, Seneca, Cicerone, Ovidio.


 Essere in esilio significa stare lontano dalla propria casa (vale a dire città, stato o nazione) a causa dell'esplicito rifiuto del permesso di farvi ritorno, o sotto la minaccia di essere imprigionato o giustiziato in caso di ritorno. ( Grazie WIKIPEDIA come sempre ).

La prima cosa che la parola esilio mi fa venire in mente è che per essere tale, una terra devi pur averla. 
Una terra che ami, a cui senti di appartenere.
L'esiliato non vive bene, ma può permettersi di cullare un sentimento ricco e pieno come la nostalgia.

Ho provato, in particolare da ragazzino, un forte senso di colpa per l'incapacità di trovare "il mio posto".
Pensavo che tutto dipendesse unicamente da me, e questo credo ancora sia vero ma non ci sto più col sentirsi in colpa.
Era un disagio intimo e difficile- proibitivo definirne i tratti. Ma sapevo camuffarlo bene fingendo mentendo di riuscire a stare dappertutto.
Ma non ho mai considerato questo come un merito, niente affatto.

Quello che oggi considero un merito è riuscire ad ammettere l'impossibilità di trovare questo benedetto "proprio posto" e vivere senza stare bene da nessuna parte, piuttosto che sopravvivere ovunque. 


Ho perso l'abitudine ma non la voglia di guardare il cielo, di osservare le nuvole, di ambire le stelle.
Chissà.
Chissà che non sia qui il mio esilio e la mia terra tanto lontana da averne smarrito in buona parte il ricordo.


PREGHIERINA

CARO DIO ( O CHI PER TE),
IN QUESTA VITA MI PARE EVIDENTE CHE NON HO CAPITO MOLTO,
E DI QUELLO CHE HO CAPITO NON HO CERTO FATTO MEMORABILE TESORO.
E' CHIARO CHE SARAI COSTRETTO A FARMI TORNARE,
COSI' TI CHIEDO, SPERANDO CHE APPREZZI ALMENO LA SPUDORATA SINCERITA',
DI FARMI RINASCERE CON L'ARROGANZA DI UN CICLISTA AMATORIALE.
GRAZIE
AMEN

mercoledì 28 marzo 2012

A OGNUNO IL SUO

Questa mattina ero seduto accanto a mio papà che guidava.
Stavo intento come sempre a farmi largo tra i pensieri che mi affollano la testa.
Improvvisamente mi dice: "Guarda il tetto di quella casa, il terzo coppo sulla destra in gronda si è spostato, l'acqua così scavalca il pluviale e bagna tutto il muro. Non piove da una vita e guarda quanto ancora c'è umido.
Mentre lo ascolto mi guardo in giro, e si, mi rendo conto che lì c'è una casa.
Amo mio papà, la sua profonda semplicità, la sua timidezza nascosta tra poche parole e tanti sorrisi.
Non è facile essere figli di uomini così. Per quanto ti sforzi, per quanto ci provi non arrivi mai a sfiorarne la grandezza.
Caro papà, so di non essere il figlio sperato anche se mai ti sei permesso di dirlo.
Ma forse non siamo così distanti, forse ho solo un modo diverso e mio, d'essere come te.
Non ho visto quel coppo spostato, non ho percepito il senso del tuo istinto per il tuo lavoro. La tua passione.
Ma nel rendermi conto che una casa era lì, ho visto quella piccola signora alla finestra. Piccola perché spuntava appena dal davanzale. Una signora curiosa e sola, almeno immagino per via di quelle tende tenute spostate per guardare più in fretta in una strada a senso unico da cui non credo passino poi tante persone.
E forse aspetta, tremendamente aspetta.
Magari un figlio che non viene mai a trovarla. Può darsi che sbaglio, ma la via piena di foglie e carte mentre sotto la finestra c'è un posto auto pulito, una scopa fissa come una sentinella, un cartello con divieto di sosta, mi dicono altro.
Guardo il mio papà, sorrido, e torno ad affogarmi nel mare immenso dei miei pensieri.





NON APRIRE QUELLA PORTA

 Non aprire quella porta...

 Messa in sicurezza di una cabina caldaia, secondo le norme previste.
 Cabina di circa 3 metri per tre.
Il caro Afrim, non ha solo il vizio di mangiare spicchi d'aglio, ma si fuma pure due-tre pacchetti di sigarette al giorno. Il fatto che ci sia un loco angusto e chiuso, non ne sfiora la coscienza.
 Pannelli 120 REI, resistenti al calore.

 L'isolamento avviene fissando i pannelli sulle pareti e sul soffitto.
 Dei tasselli fissano il tutto.
 Ponteggio improvvisato per un fissaggio niente affatto semplice.
Tutti questi tubi ovunque hanno reso lento e problematico l'isolamento.
 "Qualcuno" si è definitivamente giocato l'ingresso in paradiso!
 Super cazzuola. C'è da compensare qualcosa? :)
 Controsoffitto.
 La rasatura è stata la parte davvero più complessa.


Ma tutto è possibile.

martedì 27 marzo 2012

MILLE SU MILLE... CE LA FANNO

Mia mamma è da sempre una fan di Gianni Morandi.
Quando era piccola la chiamavano LA MORANDINA, era capace di risparmiare per settimane quel poco che aveva pur di andare al cinema la domenica a vedere quei pessimi improponibili film chiamati musicarelli. Si portava un cestino di cose da mangiare e si guardava il film dal primo pomeriggio fino a sera, sempre lo stesso.

Io sono cresciuto a pane e Morandi.
Ricordo un bel mangiadischi arancio e quei trentatre giri che infilavo uno dietro l'altro.
Da bambino adoravo la canzone NON SON DEGNO DI TE, la cantavo a squarciagola sereno e felice, incurante del fatto che cantavo di merda visto anche che nessuno si era preso la briga di dirmelo.
Quando avevo dieci undici anni invece, la canzone che ascoltavo senza fine era UNO SU MILLE CE LA FA. Ma già avevo smesso di cantare... però stringevo le parole.
Mi piaceva un sacco e la prima cosa che pensavo e che ancora oggi penso intensamente nello stesso identico modo, è ai novecentonovantanove che falliscono.

Non è così importante quale sia la passione.
Che la condivida o meno io sento che quello che conta è l'origine comune.
Di qualunque cosa si tratti non posso che rispettare e provare ammirazione per tutto ciò che genera nel sacrificio, che nutre sé stesso e gli altri, che dopo il nutrire consuma. Per poi rigenerare e consumare ancora.

La speranza, quella vera, non è un sentimento a buon mercato.


Ogni tanto Fabio, elettricista, mi manda le fotografie dei piatti ambiziosi che cucina.
Alessandro fa l'operaio e tra un turno e l'altro se ne va in giro con la macchina fotografica al collo e gli occhi spalancati.
E che dire di Francesca che ha tanto studiato per fare felice i suoi, fa l'ingegnere ma appena può fugge dall'ufficio e si mette a disegnare. Ama anche cantare e benché sia timida da non alzare mai lo sguardo, chiude gli occhi e canta come un angelo.
Clizia invece gestisce un agriturismo, Dio solo sa come faccia ad occuparsi anche di cuccioli abbandonati e animali maltrattati.
Poi c'è Lorenzo, e alcuni ragazzi della palestra che si allenano e fanno grandi sacrifici per partecipare a gare di bodybuilding dove portano avanti un'idea, l'orgoglio natural, anche se si fanno "ammazzare" dalla maggior parte degli atleti o presunti tali, che prendono sempre la strada più corta.
E non posso non ricordare la signora Silvana: non più giovanissima trascorre ore e ore creando bambole di pezza per poi esporle con una gioia che commuove in quelle colorate bancarelle di paese.
Potrei continuare davvero all'infinito.
Infondo infondo, se ci penso bene- MILLE SU MILLE CE LA FANNO!

ASCENSORE PER L'INFERNO

Afrim è un muratore albanese che collabora con me.
Lui mangia gli spicchi d'aglio come fossero m&m's.
Io non ho la stessa notorietà del conte Dracula, ma l'insofferenza all'aglio ci accomuna in pieno!
Ascensore. Terzo piano. Due giorni di lavoro.
Ringraziate che la tecnologia di cui dispongo non sia ancora in grado di trasmettere gli odori.

lunedì 26 marzo 2012

DOMENICA SBAGLIATA

Fine settimana da dimenticare.
Fatto male.
Fatto di gente che sorpassa tutto sulla destra.
Di braccia lunghe dalla terza fila che scavalcano un ordine logico, per un cono gelato.
Di cibo pagato caro e cucinato vergognosamente senza vergogna.
La legge dell'arroganza mi fa estinguere.
Un uomo che osserva e non entra nel girotondo, è come un uomo morto.

Per fortuna questa sera in palestra ho allenato solo le gambe e più intensamente che potevo, così da allontanare dal cervello più sangue possibile.

domenica 25 marzo 2012

ISPIRAZIONI

Quando arrivano arrivano...

 Strato di carta di un sacchetto di colla special per  rivestimento :)














 Carta da sacchetto di cemento classico 325
 Faesite. Legno sottile usato per piccoli spessori da raggiungere.
 Scarto di cartongesso. Usato per pareti, controsoffitti, nicchie.

Cono di legno. All'occorrenza, per ispirazioni brevi.
















Beh, ognuno i propri appunti li annota dove può...



giovedì 22 marzo 2012

LAVORI INGRATI... GRAZIE

Questa mattina mi sono svegliato prima del solito, come se le 06.00 non fosse già un orario infame.
Un piccolo "mal di vivere", per altro non particolarmente giustificato.
Trovo strabiliante come certi lavori ingrati riescano a spazzare via qualunque crisi esistenziale, a fronte di una concreta e immediata da affrontare.
Devo caricare a mano, un furgone di terra maledetta.
Il piccolo paese dove sono nato è diventato vecchio, o più onestamente va ammesso che è sempre stato vecchio.
A differenza di quei grossi paesi di periferia pieni di carisma e indipendenza, è probabilmente rimasto soffocato dalla vicinanza alla città, dall'abbraccio di una madre apprensiva, dall'incapacità di crescere e costruirsi una propria identità.
Un esempio forte di questo invecchiare precoce è la scuola media, che non avendo più ragazzi da accogliere è da anni diventata un centro anziani.
Così capita che invece di sentirmi muratore mi senta più badante, pronto ad assecondare arzilli pensionati con il passo più lungo della gamba.
Gamba che poi immancabilmente cede.
Per queste persone il sorriso è la mia moneta, ma devo ammettere che oggi saranno cazzi amari.
Dalle mie parti questo tipo di terra la chiamano BOMBA, non so esattamente la ragione- forse perché è dura come il ferro delle bombe durante la seconda guerra mondiale, o perché dopo un pò che la incidi sollevi e sposti, ti tireresti una bomba!
La sola cosa buona è che sarò solo in questa impresa senza gloria.
Cos' potrò deliberatamente prendermela con Dio senza troppo riguardo, e fare quei miei discorsi che agli altri non funzionano mai.
E' straordinario come un pezzo di terra argillosa e muta, abbia tanto da insegnare.
Non piove da più di quattro mesi, e guardala come trattiene avidamente acqua, come si appiccica quando scavi, quando la sollevi e la rovesci nella cariola dovendo battere sul bordo ogni singolo colpo.
Ricordo la mia professoressa d'agraria, una donna minuta ma risoluta, seria e preparata.
Con quella sua vocina stridula si faceva in quattro per farci capire la differenza tra questa e quell'altra zolla.
Rido e penso che sarebbe bastato un buon badile e un fottuto metro quandro di questa terra carogna, per avere tutto estremamente chiaro.












mercoledì 21 marzo 2012

BEN FATTO

Ieri e oggi, splendido poggiolo!

Grazie a speciali gomme, non è più neccessario rimuovere il vecchio pavimento per un ottima impermeabilizzazione.
Poi si spolvera con sabbia fine che servirà da aggrappante per la colla.

Prima si posa la cornice con elementi a L.
Posato in diagonale.
Forse il modo meno facile e un pò più pigro, ma certamente il più bello secondo me.

La posa in diagonale offre la massima sensazione di spazio.
Prima si stucca e poi il battiscopa.
Il battiscopa ricavato tagliando piastrelle.











Fine!

COSTATAZIONE AMICHEVOLE

I sensi di colpa sono roba che non è utile a nessuno.
Sono di fatto la cosa più semplice.
Ben più complicato è prendersi le proprie fottute responsabilità, e pagare a muso le scelte fatte.
Sono sfiancato dai sensi di colpa. In particolare dai miei...

martedì 20 marzo 2012

PRESENTAZIONE

NOME: Emil

SOPRANNOME: Il Nano Bastardo.

PSEUDONIMI: Bastian La Fleur.
                          

ETA': Nato il 22/04/75. O almeno è quel che sembra.

FILIAZIONE: Figlio legittimo di Andreino imperatore senza trono degli umili, e di Mariarosa custode magnifica del divino amore materno.

PROFESSIONE:Artigiano edile.

OPERE SOCIALI: Vergognosamente nessuna. Molte chiacchiere. Sperando che qualcuna, da qualche parte, sia servita anche a uno soltanto.

OPERE PUBBLICATE: Nessuna. Ambisce alla diffusione del proprio pensiero attraverso il caso. Sostenitore del condividere occasionale, del flusso, dello scorrimento.

EDUCAZIONE: Eccellente. Fondata, come tutte le cose migliori, sull'esempio costante. Peccato per quell'innata predisposizione al menefreghismo.

IDEOLOGIA POLITICA: Ispirato alla libertà, comprensibilmente deluso. Contro ogni previsione risoluto che per questo Paese sia opportuna la dittatura ferrea, piuttosto che fare da trastullo a incapaci e improvvisati sovrani da cortile.

POSIZIONE RELIGIOSA: Di fede sofferta ma determinata. Pertanto interamente e intensamente opposto a tutte le religioni e chiese organizzate, in particolare quella di Roma.

POSIZIONE PATRIOTTICA: Esiliato. In questo paese, probabilmente da un altro pianeta.

POSIZIONE SOCIALE: Estraneo. Che è pur meglio di inserito al posto sbagliato.

RIASSUNTO: Scrittore che non pubblica, pessimo attore di strada, atleta che non gareggia. Canaglia per vocazione, manovale per bisogno.

MOTO PERPETUO: L'essenziale è visibile agli occhi.

MOTO ONDOSO: Ascoltare sempre tutto, non credere mai a nulla.