domenica 22 aprile 2012

22-04-1975

22-04-1975 


Il 22 e' L'Archetipo del Creatore.

Il numero 22 come evoluzione della sua cifra base 4, rappresenta l’Energia creativa,
capace di plasmare la materia nella forma desiderata.
Riportata sul piano umano questa forza potenziale caratterizza il “mastro costruttore” che utilizza il potere di cui dispone per materializzare i progetti che la sua mente eclettica continua ad elaborare.
Promotore di grandi idee il 22 agisce come catalizzatore, e anche involontariamente apporta cambiamenti significativi nell’ambiente in cui si trova.

Il numero 4:
È l’emblema del moto e dell’infinito, rappresentando sia il corporeo, il sensibile, sia l’incorporeo.
Rappresenta l'essere pratico (o "terra-terra"), mentre il fatto che sia il primo numero pari non primo lo lega a una personalità composita che trae idee da fonti diverse e spesso in conflitto per elaborare un fiero modo di pensare "fuori dal coro".


2+2=4
04=4
1+9+7+5=22 2+2=4
4+4+4 (444 – Migliaia di angeli sono intorno a voi in questo momento, amandovi e sostenendovi. Avete una forte e chiara connessione con il reame angelico e siete voi stessi un Angelo in Terra. Non c’è nulla di cui avere paura, tutto va bene).
4+4+4=12

Il numero 12:
Il dodici è in stretta relazione con il tre, poiché la sua riduzione equivale a questo numero (12 = 1 + 2 = 3) e poiché è dato dalla moltiplicazione di 3 per 4. Il dodici indica la ricomposizione della totalità originaria, la discesa in terra di un modello cosmico di pienezza e di armonia. Infatti indica la conclusione di un ciclo compiuto. Il dodici è il simbolo della prova iniziatica fondamentale, che permette di passare da un piano ordinario ad un piano superiore, sacro. Il dodici possiede un significato esoterico molto marcato in quanto è associato alle prove fisiche e mistiche che deve compire l’iniziato. Superate le prove induce ad una trasformazione, in quanto il passaggio si compie su prove difficili, le uniche che portano ad una vera crescita.


Tratto da VIVA LA MATEMATICA (di Emil)
Non ho mai amato la matematica, non ho mai creduto nel valore e nella sincerità della matematica.
Ho sempre pensato che i conti non tornano mai, che due più due fa un’infinità di cose tranne che quattro.
La matematica la devi studiare tutti i giorni, altrimenti va perduta.
Detestavo dedicare ore alla matematica quando avrei potuto impiegarle per leggere e scrivere.
Mai avrei immaginato col trascorrere del tempo di scoprire che le mie “amate parole” non sono altro che numeri, e quei noiosi numeri, misteriose affascinanti chiavi e simboli di universi sconfinati.
Di universi sconfinati che confluiscono in uno più grande e sperduto. 
IO.


Buon compleanno Emil.
Ho negato per molti anni che mi importasse di questo giorno, ma perché così faceva meno male che nessuno se ne ricordasse.
Non è una questione di regali, di messaggini copia-incolla, di calendario fb che lavora di memoria e non per interesse.
E' sentire che a qualcuno importa davvero che quel giorno tu sia venuto al mondo...

sabato 21 aprile 2012

364 GIORNI FA SCRIVEVO...


Sono nato il 22 aprile 1975.
Oggi compio 34 anni.
No. Non ho fatto nessun errore di calcolo.
In un mondo dove tutti si affannano e sgomitano per arrivare, ottenere, raggiungere, io sento la necessità di arretrare.

Se come ipotizzo la faccenda è sferica o comunque ciclica, ci ritroveremo in un unico punto comune, semplicemente con bagagli differenti.
Ed io vorrei tanto presentarmi nudo solo con un paio di mutande larghe del mio papà.

venerdì 20 aprile 2012

ALLA CORTESE ATTENZIONE DELLA DOTTORESSA D'AMORE

Trascrizione di una mail che ho mandato oggi in pausa pranzo, saltandola per crampi fortissimi e dolori addominali da non riuscire a stare dritto.

Per ragioni di PRIVACY di cui mi sbatto altamente i coglioni, nomi cognomi fatti e accadimenti sono tutti fastidiosamente veri e reali.

Gentile Dottoressa D'amore,
io mi chiamo Emil e sono il  figlio del signor Andreino.
Questa mattina di buon ora mi sono preso una sontuosa strigliata da mio papà per qualcosa che avrei detto alla signora Peloni su di lei, in cui la mettevo in cattiva luce.
Pena alla pena, sentirmi accusare senza il minimo margine di dubbio.
Anzitutto non è mia abitudine parlare male delle persone men che meno di quelle che non conosco e per dirla tutta se avessi da pensare male di lei come di chiunque altro, mi guarderei bene dal riferirne a terzi.
Quando qualcosa o qualcuno non mi piace, prediligo l'approccio diretto e piuttosto sfacciato.
Per questo pago spesso, perché le assicuro che pago, il caro prezzo di un'ambita sincerità in una società che invece si accomoda lieta tra inganni e bugie.
Quando mi è stato chiesto se avevamo avuto problemi, se qualcosa non andava con l'amministratrice, ho risposto con un deciso: "assolutamente no". E riprendendo anzi le parole di mio papà in cui si compiaceva di aver trovato un amministratore serio e scrupoloso che vuole lavorare con tutto in ordine. E che potevano ritenersi fortunati perché in buone mani.
Godo di una memoria purtroppo feroce e ritengo di esprimermi in modo piuttosto chiaro- come si possano reintepretare o fraintendere queste mie parole- francamente non lo so e non è un problema mio.
Io mi faccio un culo come una capanna ogni fottutissimo giorno per cercare di essere quello che sono e non mollare. Spiacente ma non c'è espressione più consona che spieghi meglio come funziona.
Quanto accaduto mi ha terribilmente ferito e amareggiato e ho ritenuto doveroso verso me stesso portarle la mia verità, sperando basti.
Mi creda che se tutti avessero la mia stessa cura e premura per le parole, forse...
Quanto alla signora Peloni, sarò il bimbo obbediente che mio papà reclama. Accogliendo la sua richiesta di tacere e riservandole quello che meritano persone così: un fragoroso silenzio.
Mi dispiace per l'accaduto (non accaduto).
Grazie.
Buon lavoro.



Dalle 13.00 di oggi ho vomitato tre volte.

Ci sono titoli, cognomi, camici o semplici buoni vestiti che danno alla gente, dalla gente, credenziali il più delle volte immeritate.
Io invece, ma come molti altri del resto, sono solo il frutto delle mie azioni e così costruisco o demolisco le mie credibilità.
Questo infondo lo trovo giusto.
Quello che trovo meno giusto è trovarmi ogni giorno a combattere e strapparmi etichette appiccicate  gratuitamente da altri e spesso senza un fondato perché.
Ma alla fine pure questo è fattibile.
Quello che ti spezza davvero è quando sono le persone che ami, che dovrebbero conoscerti, a metterti in dubbio senza alcun dubbio.
Lì si che arriva amara...
E ti senti il bambino non creduto che finge ancora la febbre per saltare il compito in classe a scuola.

Oggi mi sembra impossibile trovare la "morale" che salvi la baracca.
Una cosa l'ho capita però, spaccandomi lo stomaco tutta mattina nell'attesa di poter scrivere e difendermi e nell'impossibilità di farlo.
Sperimentando la privazione del mio più naturale linguaggio fino al punto di avere dolori e nausea e vomito.
Ho compreso cosa rappresenta per me scrivere.
Tutto!


BATTITO D'ALI DI UN COLIBRI'

A volte vorrei essere una lepre.
Sono un uomo sopraffatto dalle proprie contraddizioni.
Capace di provare tanto amore vero e commosso e al tempo stesso un profondo feroce egoismo.
A volte vorrei essere una lepre.

sabato 14 aprile 2012

TEORIA E PRATICA (prima parte)

LA DIFFERENZA TRA TEORIA E PRATICA E' NELLA FIGAGGINE!


Piantina di una cucina molto ampia in cui creare un bagno e antibagno-ripostiglio.

TRADOTTO: come amputare una stanza fantastica!


 Si parte fissando le guide a terra.
 Delineando così gli spazi.
Quel piccolo rientro di 30 centimetri consentirà di poter sfruttare la parete con i pensili cucina che normalmente sono profondi 60 centimetri, quindi con un ingombro ridotto alla metà.
Rimozione del pavimento nella porzione di bagno.
Operazione neccessaria per poter passare con tubi  e scarichi.
Creazione struttura. Guide sul perimetro e montanti per consolidare.

 I montanti vanno applicati alle giuste distanze, dove poi verranno fissati i pannelli di cartongesso con viti che si ancorano alla struttura.
Per questo vanno bene rinforzati in particolare dove dovranno sostenere delle porte.
 Nel particolare si vede quella che sarà l'entrata nel ripostiglio-antibagno e sulla destra l'apertura nella lavanderia.














La parete esterna è completata.












FINE PRIMA PARTE...





SCELTE DI CUORE

 Posa piastrelle su ampia terrazza.
Come si può notare, a differenza di altre volte le piastrelle sono di forma rettangolare.
Si parte creando una cornice su tutto il perimetro.
C'è anche una BOCCA DI LUPO, che andrà incorniciata per buon gusto.

Normalmente le piastrelle rettangolari sono posate per file dritte e sfalsate. Cioè la seconda fila parte in modo da trovarsi sulla metà di quella della fila precedente..
In questo caso la posa in diagonale è una SCELTA DI CUORE. Il perimetro è completamente fuori squadro, questo significa che posandole su file ci troveremmo tantissimi listelli piccoli e di misure molto diverse. Esteticamente non piacevoli.
Potrebbe quindi sembrare una mossa strategica, ma la questione cade considerando la difficoltà della posa in diagonale, la lentezza e la generale ignoranza della gente che si preoccupa più di quanto ci impieghi che della validità del risultato. 
Dettaglio della cornice alla bocca di lupo.

Insomma con le scelte di cuore e per la propria integrità professionale, ottieni spesso più delusioni che apprezzamenti.
Ma ognuno di noi deve portare avanti quello in cui crede.

Sempre e comunque.
Non tradire sé stessi vale più di qualunque consenso.

Beh...
Non credo poi ci siano dubbi su quanto è bello questo effetto.

venerdì 13 aprile 2012

IL VOLO

Questa mattina mi sono svegliato prestissimo.
Uno di quei risvegli nè voluti nè richiesti, ma frutto di un sogno bruttissimo.
Sono avvezzo a dormire male e frammentato, sarà dall'82 che non infilo cinque ore decenti!
Eppure a certi sogni ingarbugliati e vigliacchi non ti ci puoi abituare. E quella sensazione di reale nell'irreale ti rovesca lo stomaco in un istante e lo trascina per ore.
Così eccomi qui, seduto fermo immobile, ma irrequieto e fondamentalmente incazzato.
Scendo in cantina, nel piccolo armadietto dove conservo la mia essenza. Libri, fogli, ritagli, appunti volanti.
L'istinto fa il suo e afferro uno dei libri che amo, che il più delle volte amo.
Apro una pagina a caso confidando nell'inesistenza del caso.
Ma oggi non è giornata, il nervo è troppo scoperto e la pagina non è quella giusta. O probabilmente lo è ma ancora è tempo di capricci.
Così che l'adorato gabbiano JONATHAN LIVINGSTON compie forse uno dei suoi voli più audaci, da un lato all'altro della cantina a velocità staordinaria e mirabile picchiata.

giovedì 12 aprile 2012

TUTTI I GIORNI

Anche oggi ho lavorato un po' fuori zona e per pranzo ho come sempre evitato trattorie e pizzerie optando per il mio rassicurante petto di pollo ai ferri.
Ho mangiato su una scomodissima panchina, quelle dell'autobus per l'esattezza.
Dopo aver consumato il mio pasto veloce ho letto qualche pagina del vecchio e il mare.
Lo porto sempre nel marsupio, con il piccolo principe.
E' tra quelle mie poche letture di sempre, quelle in cui mi sento a casa pur scoprendo ogni volta qualcosa di diverso e nuovo.
Poche pagine dicevo, e arriva subito l'ora di ricominciare a lavorare.
Che piccola noiosa quotidianità.
Ma l'avventura  la si costruisce sulle emozioni pulite del cuore, sui pensieri liberi, osservando ogni cosa lasciandosi vincere dallo stupore e accogliendo qualunque lezione...anche la peggiore.

BATTITO D'ALI DI UN COLIBRI'

Essere permalosi è sprecare del tempo e un'opportunità.
FUORI ONDA: Essere permalosi è bellissimo, se interessa a qualcuno.

mercoledì 11 aprile 2012

LA POSTA

Adoro andare in posta.
Mi diverte da impazzire osservare lo spirito di solidarietà che lentamente si diffonde tra le persone, stremate da attese infinite.
Solidarietà che si consolida nel disprezzo comune per gli addetti allo sportello.

LO SCHIAVO

Dieci aprile duemiladodici.
Desenzano.
Quadrilocale al quarto piano.

Spaccature per impianto di climatizzazione.

Signore ricco, maleducato, esigente e pretenzioso.
Salvo poi rivelarsi vergognoso nei pagamenti.
Per me questi lavori, sono umanamente dolorosissimi!
Di cosa mai potrò arricchirmi? Cosa imparerò? Dove butto il mio tempo già breve...

 Ma che vista meravigliosa.

























Tutto infondo dipende da dove guardi le cose, e sopratutto da come le guardi.
















In quanto schiavo, ritengo di avere tre possibilità.
Disperarmi.
Farmi ammaestrare.
Sperimentare sempre nuove alternative forme di libertà.

Come mangiare del petto di polla su una panchina vista lago, in una delle località più snob e altezzosa che esista...










... o come indossare una candida camicia bianca e una meravigliosa sciarpina di pura seta, per fare uno dei lavori più polverosi al mondo :)











VIAGGIO VERSO L'IGNOTO DI UN INNOCENTE SECCHIO DI MALTA.











domenica 8 aprile 2012

MANUEL INSEGNA

Io e Manuel abbiamo un anno di differenza.
E almeno un altro milione di cose che ci rendono diversi.
Conosco Manuel da sempre e non c'è alcun dubbio che sia tra le persone più affascinati che abbia mai avuto la fortuna d'incontrare.
Un grande maestro che insegna nel solo vero e unico modo che riconosco: attraverso sé stesso.
Manuel è un amante instancabile delle donne, delle belle donne. Sa distinguere con gusto e immediatezza impressionanti. Non è un semplice intenditore di bellezza estetica, ma va ben oltre, alla ricerca di quella delicatezza rara che solo chi la conosce può ricercare.
Manuel è un romantico, un corteggiatore gentile e generoso.
Per assurdo ciò che lo rende più umano ai miei occhi è la mancanza del senso della misura.
Ma non ci sono solo le donne, Manuel è un uomo che ama i viaggi, la bella vita, l'ottimo cibo.
E la cosa straordinaria è che vive la sua vita assecondando più che può tutte queste cose.
Io non vivo minimamente la mia vita facendo questo...
Manuel insegna.

Manuel è un sognatore, come infondo lo siamo tutti ma lui lo fa in grande e non si ferma più.
Nei suoi sogni ci sono spiagge immense, un sole caldo e incurante di qualunque conseguenza climatica, pesce fresco, vele piene... e ti ci porta sempre!
Quando comincia a raccontarmi quello che desidera, si alza in piedi come dovesse partire. I suoi occhi si socchiudono e diventa tutto un sorriso mentre parla e gli cresce l'ansia e l'emozione.
Io lo guardo e resto rapito. Abitudinario come sono, gli concedo senza resa di portarmi dove vuole.

Manuel sa di avere questo forte ascendente su di me e non esita a usarlo.
Una volta mi ha fermato per strada, teneva in mano una ricarica telefonica da cinquanta e il cellulare.
Prima mi ha parlato per un pò, poi tra una cosa e l'altra ha fatto scivolare la richiesta di aiutarlo a inserire il codice. Non ho esitato, prima ho grattato poi ho fatto il numero e mentre inserivo la lunga fila di numeri sotto il suo sguardo vigile, gli ho chiesto come facesse normalmente questa operazione.
Manuel con fare candido e recuperando prontamente il suo cellulare dalle mie mani, mi spiega che solitamente è la sua mamma a fare questa operazione per lui.
E mentre io come un cretino mi domando perché questa volta no? Manuel è già una ventina di metri in fuga e mi saluta con la mano, dandomi di fatto un garbato imbecille.
Manuel insegna.

Manuel non è uno studipo.
Manuel sa perfettamente come gira e funziona il mondo.
Forse ha solo deciso di fregarsene, e fare a modo suo.
Manuel insegna.



I genitori di Manuel hanno un negozietto di tovaglie, lana, coperte, tende e cosine così...

 
 ... fanno anche i mercati e il sabato che si lavora     bene, lasciano Manuel al negozio. L'orario è dalle 9 alle 12, ma non è raro trovare chiuso e un cartello con scritto: TORNO SUBITO.



 


sabato 7 aprile 2012

BATTITO D'ALI DI UN COLIBRI'

Si dovrebbe fare sempre molta attenzione alle parole che si dicono, e alle persone a cui si dicono.

"CERCA SEMPRE DI ESSERE TE STESSO E VEDRAI CHE ANDRA' BENE".


Forse chi lo dice non ha una faccia messa così :)
O peggio, non ha la vera consapevolezza del peso schiacciante di quello che propone.

Le parole vanno bene tutte. Anche le peggiori. A patto che siano sincere.

"CERCA DI ESSERE SEMPRE TE STESSO, MA NON FARLO VEDERE" ahahahaahaa

giovedì 5 aprile 2012

BATTITO D'ALI DI UN COLIBRI'

Provo diffidenza verso chi ha opinioni sempre dritte: è tipico dei falsi, dei fanatici o di persone maravigliosamente rare.


Antonella Elia vince l'isola dei famosi... e molto di più.

LE NANO TEORIE

Fanculo gli eremiti... e affini.
E' facile l'armonia con l'umanità se non la frequenti.
La vera esperienza estrema è stare con la gente.
E viverci accanto senza lanciafiamme!

mercoledì 4 aprile 2012

LA MIA CREATURA

Questo è tutto quel che avevamo nel nostro capannone.
 Un piccolo soppalco troppo alto e non utilizzabile.
 In pessime condizioni.
I traslochi sono sempre un delirio.
Veduta del capannone dal soppalco privo di ripari di sicurezza.
Dopo aver abbassato il soppalco esistente, abbiamo deciso di allungarlo, inserendo putrelle di sostegno.
E visto che le ali non le vendono... abbiamo costruito una bella scala.
 Legni e assito.
 Si cominciano a sfruttare gli spazi.
 E a inventarli! Scansie in ferro saldate e assemblate.
 PAM PAM PAM
 Ma quando si comincia... poi ci si prende gusto!
 C'è ancora una buona porzione di cielo da poter sfruttare.
 Porzione di lato del nuovo soppalco.
 E ogni cosa comincia a trovare il suo posto.
 Ripari di sicurezza.
 Nuova prospettiva.
 Prima...
...Dopo












 E' stato un gran bel lavoro, e tutto va per il meglio.
 Nessun problema!
Beh... qualche problema infondo c'è sempre :)
 In principio il caos.
 Poi il MIO CAOS ORGANIZZATO.
Creazione scomparti per sabbia intonaco, sabbia mezzena e materiale di scarto.
E' stato un lungo e faticoso inverno, con un febbraio "speciale", per fortuna non soffro il freddo. Più o meno...
Ma il peggio è passato e non ci resta che guardare avanti :)