domenica 10 giugno 2012
BRAVO ZACCHEO
Luca cap. 19,1-10
Entrato in Gerico, attraversava la città.Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
La Bibbia e i vangeli (tutti quanti) mi entusiasmano in modo incontenibile.
(Non mi curo di chi, di quanti- abbiano scritto cosa e perché).
Potrei dire molte cose ma sarebbero tutte già dette e ridette da molte persone ben più credibili e competenti di me.
Però una la dirò, forse la più banale, ma che spero mi sia perdonata per la sincerità infantile che provo.
Resto affascinato da ogni lettura perché non c'è una sola parola, nemmeno la più anonima, che sia posta in modo casuale.
E' un dono prezioso in un tempo in cui la maggior parte delle parole è detta a vuoto a partire dal più innocuo saluto: CIAO PIACERE IO MI CHIAMO...
Piacere di che? Non ti conosco, non lo so mica se sarà un piacere. E' una finta fiducia quella ti porgo.
E il tuo nome? Mai pervenuto. Ero più attento a squadrarti e giudicarti.
Prendiamo come esempio questo breve testo, apparentemente molto semplice.
Questo tizio, Zaccheo, ci viene descritto subito come un uomo basso di statura.
E' giusto per dire o è un dato importante?
Se consideriamo che al tempo l'altezza media di un uomo ebraico era 1.60, quindi una taglia già piccola, questo Zaccheo doveva ragionevolmente essere di piccolezza straordinaria.
Zaccheo era anche un pubblicano.
In termini più agevoli- un gran figlio di puttana da qualunque angolazione lo si guardasse.
I pubblicani riscuotevano tributi dal popolo in favore dei romani.
Come se la cosa non li rendesse abbastanza mal visti, ritenevano anche legittimo trattenere per sè delle quote piuttosto che darsi un gran da fare con traffici e inganni.
Insomma, una figura di grande potere ma certamente priva di un vero rispetto.
Un timore ottenuto con la forza, comprato, corrotto.
Zaccheo in particolare, ritornando al fattore statura, è molto probabile che tentasse di compensare l'inadeguatezza sfruttando al massimo la sua posizione.
Posso immaginare che avrà utilizzato stoffe preziose per i suoi abiti ovviamente confezionati su misura, o ricevuto favori sessuali a pagamento e non per amore.
Dunque... questo piccolo uomo dentro e fuori decide a un certo punto di arrampicarsi su un sicomoro.
Il sicomoro è una pianta diffusa in Africa e Medio Oriente, ma non certo l'unica.
Però di speciale ha le dimensioni. E' una pianta che raggiunge i venti metri d'altezza e i sei di larghezza.
Direi un albero notevole.
Diamo atto a Zaccheo di avere fegato: un uomo basso, mal visto, che si arrampica tra la folla (emblema stesso dell'ignoranza) sopra un albero tanto imponente è seriamente a rischio figura di merda!
E questo senza addentrarmi nelle ridicole abitudini, regole e convenzioni tipiche di ogni antica cultura e tradizione.
Per esperienza diretta posso assicurare che una persona con qualunque diversità fisica, non desidera altro che passare inosservata.
C'è un'ambizione all'anonimato.
Un'aspirazione incontenibile che mira alla semplice normalità.
Non posso restare indifferente di fronte al modo in cui questo Zaccheo si mette in gioco.
Non posso non domandarmi e adoperarmi per comprendere quale magnifico slancio abbia indotto un uomo comodo, a scomodarsi tanto per cercare altro...
Questo Gesù doveva proprio essere un tipo interessante, di un carisma fuori dal comune e con una dignità tale da non curarsi del brontolio fastidioso della gente.
Uno che ti guarda, che ti distingue, che vede oltre e ti sceglie.
Il giudizio è un bene, è il pregiudizio che ci frega tutti quanti!
Si lo so, sembravano poche semplici righe che si spiegavano da sole.
E per la verità ho preso quello che mi interessava di più.
Le parole non conoscono vincoli di tempo e spazio, sono immortali?
Purtroppo no! Possono essere uccise in molti modi.
Ma il prodigio è che possono risorgere negli occhi di chiunque.
Ps Ah, sarei potuto diventare un ottimo prete. E’ un peccato che non mi piacesse abbastanza la figa...
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