Scusami,
ci casco ancora ma
scusami, per tutte quelle volte che ti ho chiesto scusa anche quando la colpa
era più tua.
Ora ci riesco, ora lo so…
Ho sempre avuto così paura
di perderti, ogni singolo giorno di perderti, che tutti quei SI sono finiti per
farti disprezzo come i più violenti dei NO.
Ho sempre avuto così paura
di perderti che alla fine ti ho perso e tu mi hai disperso, piano piano.
Tra gli avanzi di tempo,
bocconi piccoli di tempo- come ne avessimo tanto da potercelo permettere.
Se, se non odiassi i se,
penserei a tutte le volte che non ti ho aiutato a crescere e alle volte che
parlavo mentre avrei dovuto tacere, o a quelle in cui avrei potuto parlare e ho
preferito abbracciarti.
Abbracciarti mentre tu
restavi ferma, sempre più immobile sempre più stretta in quello che credevo
fosse giusto.
Che l’amore mio bastasse…
Ma novanta più dieci non
fa mica cento, e cinquanta più cinquanta fa un milione.
L’amore mio non bastava, e
non basta nemmeno a salvare me stesso.
C’è tutto un dover fare,
un dover vivere comunque. Un gioco brutto e noioso come quelli di Natale,
quando fuori è freddo, quando i vetri si appannano e scendono gocce grosse,
lacrime da invidiare.
C’è così tanto da dover
pensare e affrontare, quando la voglia sarebbe sparire, annegare in un mare di
nulla, lievitare leggeri altrove.
Non c’è più quel tempo che
pareva abbondasse, non c’è che fretta e necessità di una sofferenza veloce da
pausa pranzo, nel tratto di strada tra casa e lavoro e casa e nonni.
Una pila infinita di carte
e burocrazia dove non si riesce a infilare nemmeno un sottile spavento, una
silenziosa profonda paura, una lacerante solitudine in acconto.
Quanti fallimenti ho
sostenuto, uno dopo l’altro dopo l’altro dopo l’altro.
Eppure nessuno pare
avvicinarsi nemmeno lontanamente a questo e alle sue conseguenze.
Credevo di avere più
dignità che sogni: il resto magnifico di prezzi cari pagati in sangue contante.
Ma qui oggi mi ritrovo con
le tasche vuote, un tempo scaduto, dell’amore incapace e un raggio di sole
intenso che mi cammina incontro e più sorride più mi trafigge.
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