Fa' che io canti presto
le cose che sei.
Fammi fermare il tempo
che danza tra noi.
Lascia che sia respiro
finché tu ci sei
il mio saluto al giorno
per non lasciarsi andare mai.
Io vorrei
che il mio viaggio
di gran vagabondo
finisse con te
e per noi
diventasse respiro
quell'esserci amati,
annullati, divisi,
rincorsi, appagati.
Voglio che sia respiro
l'amore tra noi
per non piegarsi dentro
per darsi di più.
Lascia che sia respiro
finché tu ci sei
il mio saluto al giorno
per non lasciarsi andare
Io vorrei
che il mio viaggio
di gran vagabondo
finisse con te
e per noi
diventasse respiro
quell'esserci amati,
annullati, divisi,
rincorsi, appagati.
E vorrei
che ogni volta
che cerchi qualcosa
cercassi di me
e per noi
diventasse respiro
la nostra canzone
diventasse respiro
lo stesso ricordo
di noi.
Voglio che sia respiro
l'amore tra noi
per non piegarsi dentro
per darsi di più.
Lascia che sia respiro
finché tu ci sei
il mio saluto al giorno
per non lasciarsi andare mai.
Se non fossi dannatamente incapace avrei voluto inserire anche un video, perché anche se le parole sono tutto quel che c'è da capire, Franco Simone e quella sua voce sono un indubbio valore aggiunto.
Che cosa è un respiro?
Grazie allo sport ho compreso e imparato tutta la teoria possibile sulla respirazione, ma quanto alla pratica...
A volte mi accorgo di passare giorni interi senza un solo respiro.
Un'apnea che purtroppo e in modo preoccupante assume le sembianze della normalità.
Una non-normalità tollerata e disinvolta.
Eppure un respiro è qualcosa di meraviglioso.
Ma questo è anche più spaventoso! Come può diventare un'ambizione e a tratti un lusso, una cosa tanto semplice ed essenziale come il respiro?
Il respiro gode di varie forme e io le mortifico tutte quante!
Tipo il pianto. Il pianto è una delle espressioni più alte e intense del respiro.
E io mi ritrovo a piangere in macchina ma solo nel tratto che separa un semaforo da un altro per evitare gli altri automobilisti e l'incrocio dei loro sguardi.
Un pianto libero e sincero ma mutilato e umiliato scioccamente.
Beh, mai avrei pensato di dirlo, ma sia benedetto quel tizio che ha inventato le rotonde!
So che esistono insegnati della respirazione.
E darei tutto il mio stupore a questo se non fosse che so pure dell'esistenza di "studenti" di tali insegnati.
Ho sentito parlare della respirazione controllata, di quella fatta con la punta del naso, del controllo dell'aggressività ecc.
Penso che se fossi in una stanza climatizzata invece che su un tetto come in questi giorni, se avessi come sottofondo il cinguettio di uccellini invece dei rutti del mio collega, e magari un istruttrice fica equilibrata intelligente e vestita poco, riuscirei a respirare anche in punta di culo!
Si va bene... questa sera mi sono giocato il premio finezza, ma mi candido prepotente a quello della schiettezza.
Mio nonno è morto soffocato. O meglio ha ceduto il cuore come sempre accade, ma era forte e la sofferenza deve essere stata tremenda nelle interminabili crisi.
Acqua nei polmoni.
Anni di sigarette senza filtro sostituiti troppo tardi da anni senza, e gli ultimi con sempre più ore di ossigeno e bombole.
Cosa sarà sembrato a quest'uomo tanto silenzioso, respirare?
Sono in clamoroso ritardo nel porgli questa domanda. Peggio! Sono in clamoroso ritardo nel pormi questa domanda.
Non sono arrabbiato con me stesso, non lo sono nemmeno con il mondo come mi farebbe più comodo e come spesso mi piace fare.
In verità sono solo preoccupato e comunque lo preferisco al castrante dispiaciuto di cui abuso ampiamente per altre faccende.
Sono preoccupato perché la vita dovrebbe colmarsi di respiri e non di respiri mancati.
E il respiro come ogni cosa piena d'arte e bellezza, merita tutta l'ambiguità possibile.
Contendersi tra il diritto e il dovere, litigiosi innamorati. Da cui nasce il piacere...
Si, credo che sia questo respirare. Puro piacere povero.
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